Entro il prossimo 31 maggio i datori di lavoro che, a seguito della chiusura aziendale per ferie collettive, intendono valersi del differimento contributivo, devono presentare una apposita domanda all’Inps.
Il differimento è rivolto alle aziende che – a causa della sospensione per ferie collettive – non possono versare i contributi e/o presentare la denuncia contributiva mensile entro i termini di scadenza ordinari.
Le ferie rappresentano quel periodo di riposo che l’azienda è tenuta, per legge o per contratto, a concedere ai propri dipendenti mediante chiusura dell’esercizio, dello stabilimento, dell’ufficio, in tutte le sue articolazioni.
Tale significato non viene meno, qualora durante il periodo feriale si renda comunque necessaria la presenza di personale preposto alla manutenzione degli impianti o personale addetto a lavorazioni che si effettuino a ciclo continuo, purché la generalità del personale rimanente non sia in servizio per usufruire del periodo di riposo per ferie.
Il beneficio del differimento può essere concesso per una sola volta all’anno anche se la chiusura per ferie collettive si è protratta per meno di un mese. Deve naturalmente persistere una difficoltà oggettiva ad effettuare i versamenti a scadenza in conseguenza della chiusura.
Precisiamo che il differimento per ferie collettive non è possibile in relazione ai contributi da versare alla Gestione Separata.
Sulla somma versata saranno dovuti gli interessi di differimento.
Si rammenta che il termine non è perentorio, poiché l’Inps potrà accogliere anche successive istanze qualora le stesse siano state presentate in situazioni particolari.
Lo Studio rimane a disposizione per ulteriori informazioni e per l’espletamento della pratica.
Scritta il 16/05/2022 da Studio Tremolada e Associati